Prokalos incontra il welfare aziendale: il caso Ollipay

feb 21, 2024

Luca Blengino, classe 1993, è responsabile marketing, comunicazione e sviluppo progettuale di Ollipay, un’innovativa piattaforma di welfare aziendale che unisce la digitalizzazione, i benefit per i dipendenti e le ricadute positive sul territorio.

Oltre a dedicarsi al suo lavoro, Luca è impegnato in politica e nella pubblica amministrazione, è infatti consigliere comunale nella città dove risiede, Cavallermaggiore, una piccola località in provincia di Cuneo.


Cos’è Ollipay, come nasce e di cosa si occupa?


Ollipay nasce a Cavallermaggiore a fine 2022 e, a metà 2023, mette in commercio l’omonima applicazione. In realtà il progetto Ollipay nasce dopo una lunga gestazione iniziata durante la pandemia, ed è stato incubato all’interno dell’azienda Well-Work srl, sempre di Cavallermaggiore, che è il provider di welfare aziendale da cui nasciamo. A fine 2022 ci siamo staccati da Well-Work per diventare una realtà indipendente con la qualifica di società benefit (società che prevede nell’oggetto sociale l’avere un impatto positivo sulla comunità) e di start-up innovativa. Nasciamo per due ragioni: la prima è offrire un’alternativa alla tradizionale proposta del mercato delle piattaforme di welfare aziendale, quindi superando i voucher, che in questo campo sono la regola; la seconda è favorire i piccoli esercizi commerciali e artigianali locali. Dunque non più solo buoni e gift card spendibili nella grande distribuzione organizzata, nell’e-commerce oppure sotto forma di carburante: con Ollipay è possibile spendere nei negozi di prossimità semplicemente usando l’app. Per costruirla siamo partiti dall’ esperienza maturata in questi anni: in Well-Work avevamo constatato che in tema di welfare digitale c’erano limiti e difficoltà intrinseci, ed è proprio dalle segnalazioni e dai feedback degli utenti che siamo partiti per costruire una realtà che faciliti il lavoro sia per l’impresa, sia per l’utente finale.

Ollipay, inoltre, può essere integrato alle piattaforme di welfare aziendale: una volta ricevute le credenziali i dipendenti si ritrovano il credito allocato sull’app e possono iniziare da subito a spenderlo nei negozi convenzionati. La grande novità di questo sistema, lo ribadisco, è proprio la spesa nei negozi di prossimità. Abbiamo lanciato alcuni progetti pilota, in particolare sul Friuli-Venezia Giulia e, da qualche tempo, nelle prime aziende del cuneese, e stiamo ottenendo un ottimo riscontro, un alto tasso di soddisfazione. Parlando di numeri, sui territori dove abbiamo lanciato la sperimentazione metà del credito che prima veniva speso in GDO, piattaforme di e-commerce e carburante ora viene dirottato sugli esercizi locali, parliamo del 50% netto, una cifra molto alta, che può effettivamente incidere sulle attività a km0.


Siete giovanissimi ma con un percorso già ben avviato. Lungo questa strada, come avete incontrato Prokalos?


Ad oggi Prokalos per noi si occupa di relazioni istituzionali, ma mi aspetto che nei prossimi mesi la collaborazione si ampli anche ad altri rami. Li abbiamo conosciuti inizialmente tramite il passaparola, poi ho avuto occasione di incontrare personalmente uno dei soci fondatori ed entrambi abbiamo capito che ci sarebbe potuto essere un punto di contatto comune.


Qual è, secondo la vostra esperienza, il punto di forza di Prokalos nel servizio che vi offre?


Il punto di forza è la capacità di Prokalos di calarsi nella realtà dell’azienda cliente, capire quali sono i nostri stessi elementi distintivi e, in virtù di questo, quali possano essere le opportunità e i contatti a livello istituzionale da sviluppare. Prokalos può creare una forte rete collegando i propri contatti e attivando le proprie relazioni istituzionali e industriali. Trovare dei solidi legami non è semplice per una realtà piccola, però è fondamentale se si è imprenditorialmente vivaci e si punta a crescere.


Lei ha giustamente parlato di crescita, quali sono quindi i progetti per il futuro: come prevedete di crescere e in quale mercato pensate vi muoverete?


Pochi giorni fa ho partecipato come relatore ad un incontro a Roma, organizzato da APSP (Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento), insieme a un altro paio di realtà, dedicato alla digitalizzazione del welfare e alle nuove soluzioni emergenti in Italia e tra queste ci siamo noi. Da inizio 2024, la legge di bilancio ha aumentato i fringe benefit (benefit aziendali indiretti o non monetari), che sono proprio quella parte del welfare aziendale che può essere spesa tramite Ollipay: tutti i dipendenti, a seconda dell’importo del proprio piano di welfare aziendale, possono spendere fino a un massimo di 1000 euro in fringe benefit (2000 per chi ha figli fiscalmente a carico): una bella novità che ci aiuterà a crescere, perchè aumenta la disponibilità di credito dei dipendenti e di conseguenza, aumentando i benefici di cui il commercio locale e il territorio possono giovare. Il welfare aziendale per noi è un punto di partenza: da qui ai prossimi 2-3 anni puntiamo a moltiplicare i progetti di welfare territoriale in tutta la penisola, e contemporaneamente stiamo studiando soluzioni per rendere Ollipay qualcosa di più. Questo è anche il motivo per cui colloquiamo settimanalmente con tanti interlocutori istituzionali e finanziari a livello nazionale per crescere ed espanderci, arrivando a diventare un soggetto che possa transare anche altro, oltre ai fringe benefit. Si è aperto un mondo di opportunità che vogliamo cogliere.



In una frase, cos’è il progresso tecnologico secondo voi?


Fornire soluzioni che migliorino la vita quotidiana, che semplifichino operazioni complesse. La tecnologia in questo può essere il partner ideale.

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